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ilfumettolè*.
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Se ti riferisci al protagonista nn è lo stesso.In Una settimana da Dio.....il "mal capitato"era Jim Carry,in questo troviamo Steve Carell.Morgan Freeman invece interpreta lo stesso ruolo,ossia l'Onnipotente,in entrambe i film . -
xlex.
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E' uscito un po' di tempo fa, ma io l'ho visto oggi: "Licenza di matrimonio".
Molto carino e divertente, con Ronbin Williams nei panni di un prete impiccione...
Ideale da vedere col partner se avete intenzioni serie
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xlex.
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Qualcuno ha visto "come tu mi vuoi"? Me lo consigliate? . -
lunalu.
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CITAZIONE (xlex @ 11/11/2007, 10:40)Qualcuno ha visto "come tu mi vuoi"? Me lo consigliate?
io l'ho visto ieri sera,e mi è piaciuto abbastanza!
Credo fotografi bene la società in cui viviamo,tutta presa dalla bellezza,dai soldi e in generale dall'apparenza....quando dentro è solo vuota..... Cmq non è pesante,perchè ci sono momenti divertenti e carini....!!!!!. -
cibiolina.
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Io la settimana scorsa sono andata a vedere "the bourne ultimatum", ho passate 2 orette simpatiche...è un po' la solita americanata con bei effetti speciali, ma a volte sono veramente esagerati! Cmq mi è piaciuto. . -
xlex.
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E factory girl l'avete visto? vi è piaciuto? vorrei andare il prossimo fine settimana... . -
lunalu.
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anch'io vorrei andarlo a vedere....adoro andy warhol!!!!! . -
xlex.
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"Cambia la tua vita con un click": carino, e sopratutto di riflessione...
Per capire che gli affetti e la famiglia sono la cosa + importante al mondo.... (quanto sarebbe bello a volte poter avere una seconda chance!). -
xlex.
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Questo natale ke delusione al cinema:
HARRY POTTER: una skifezza
Lento, noioso, scontato, banale... Il peggiore della serie
NATALE IN CROCIERA: solita trama, soliti attori, solite battute, per un film per nulla brillante... De sica non mi fa è ridere...
LE PAGINE PERDUTE: il prosieguo dei Templari non è bello come il primo filme, sebbene dei tre che ho visto sia stato il + interessante, diciamo comunque un bel film, ma meno del primo. -
francesca.miao.
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Ragazze...........sabato sera ho visto "IO SONO LEGGENDA"
bellissima ma..........
.........se siete cardiopatici evitate vi prego.........
credo di aver ricominciato a respirare appena uscita dalla sala.........
non è che faccia paura, ma cavolo.......
....suspance e balzi (con urlo) ogni due minuti in media....... -
nicoletta1987.
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raga non andate a vedere l'allenatore nel pallone 2... è 1 cacata,similissimo al primo!!!
non vale la pena pagare 1 biglietto x vederlo...vedetevelo a casaaaaaaaaaaaaa!!!
ciao ciao
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mcdolphingirl.
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CITAZIONE (francesca.miao @ 14/1/2008, 14:03)Ragazze...........sabato sera ho visto "IO SONO LEGGENDA"
bellissima ma..........
.........se siete cardiopatici evitate vi prego.........
credo di aver ricominciato a respirare appena uscita dalla sala.........
non è che faccia paura, ma cavolo.......
....suspance e balzi (con urlo) ogni due minuti in media......
A me è piaciuto molto.. ma dopo la prima scena improvvisa ti abitui e te lo aspetti..
Io alla fine mi son commossa *_*. -
mcdolphingirl.
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Se come me adoravate il grandissimo Alvin e gli altri due chipmunks Simon e Theodore, non potete perdervi il film... stupendi!! son teneri come non mai e alvin.. IL SOLITO URAGANO e poi le loro cover di canzoni come Bad day e witchdoctor sono meglio delle originali!!!!!!!!!!!! 
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lunalu.
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oddio,anch'io ieri sono andata a vedere alvin!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Che bello!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!E Theodore,che carino............
Soprattutto,mi hanno rotolare i balletti....Fantastico!!!. -
francesca.miao.
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Ieri sera ho visto American Gangster, film favoloso..ve lo consiglio vivamente.
RECENSIONE
Harlem, 1968. Frank Lucas, gangster nero e "ricercato", ama la famiglia, prega in chiesa e fa la guardia a Bumpy Johnson, un "padrino" che accoglie le suppliche di Harlem e distribuisce tacchini il Giorno del Ringraziamento. Richie Roberts, detective ebreo e incorruttibile della contea di Essex, sta divorziando dalla moglie, ha dimenticato di dire le preghiere e dà la caccia ai malavitosi e ai distributori di tacchini. Alla morte di Johnson, Lucas, più moderno e manageriale del vecchio padrino, subentra nelle sue attività, elimina gli avversari e diventa in pochi anni un potente boss della droga. Scavalcando le famiglie mafiose e rifornendosi di eroina direttamente nel sud-est asiatico, Lucas accumula una fortuna e attira l'attenzione di Richie Roberts. I loro percorsi, opposti e paralleli, si incontreranno sotto il ring del match del secolo: Alì-Frazier. Soltanto uno resterà in piedi, vincendo ai punti.
Dentro una fotografia livida e bluastra, sotto un cielo che piove pioggia e neve, si fronteggiano due eserciti: da una parte i gangsters e i poliziotti corrotti della Unità Speciale della Narcotici, dall'altra gli agenti di Roberts, "puri" come l'eroina spacciata da Lucas. Da una parte il caos, dall'altra l'ordine.
Come nel Gladiatore la disposizione degli "eserciti" prima della battaglia esprime una diversa visione del mondo: la pianificazione di un dominio (controllare il mercato dell'eroina sulla 116ma strada) e la "rivolta" contro l'aggressione dei dominatori. Anche questa volta Ridley Scott ha l'urgenza di raccontare la storia di due antagonisti che, come accade spesso nel suo cinema, sono l'uno il doppio dell'altro: Frank e Richie come Commodo e Maximus, o più indietro nel tempo e nella filmografia del regista, come i cavalieri duellanti D'Hubert e Féraud. Due destini incrociati, due percorsi chiasmici: Frank scende nell'arena (o sale sul ring) per diventare protagonista e rivendicare per sé il "sogno americano" di Luther King, Richie, spettatore diligente, assiste alla sua rappresentazione su un palcoscenico diventato universale.
Ridley Scott si porta dietro dall'Europa e porta avanti negli States il progetto di cinema d'intrattenimento colto, di mainstream che si nutre di arte, di letteratura hard-boiled, di fumetto, di spot pubblicitari e di riviste di architettura. Mutuati i fendenti metallici dei Duellanti e del Gladiatore coi colpi sibilanti di pistole e fucili automatici, American Gangster è il tentativo di mostrare il microcosmo di Frank Lucas come la metafora di un macrocosmo: la società statunitense nata dalla violenza della frontiera, dallo sterminio degli indiani e dal lavoro schiavistico. Violenza che resta una costante di questa società. Siamo negli anni '70 e la Storia irrompe nel film di Scott restituendo l'allucinazione del Vietnam, la temperatura del conflitto e gli interessi intorno al conflitto. Frank Lucas è un nero del Sud che costruisce una versione personale e anomala di una storia americana di successo, che sostituisce il "padre" al comando e che rappresenta l'ascesa di una generazione contro un'altra: vecchia-nuova America, vecchia-nuova "mafia" (Lucas acquisisce il modus operandi della struttura mafiosa, impiegando nel suo business i cinque fratelli e i tanti cugini). Lo stesso Frank subirà, nell'ultimo e significativo fotogramma, l'affiorare aggressivo della next generation, la generazione successiva rappresentata (ma disincarnata) dal rampante hip-pop. Il "sipario" del carcere si chiude dietro al vecchio criminale rigettato nell'arena per farsi vampirizzare dalle nuove orde di enfants terribles.
Russell Crowe e Denzel Washington sono Richie e Frank: corpi pesanti e massicci in contrasto coi volti in cui l'espressione passa per accenni lievissimi, per impercettibili increspature, per linee che si muovono appena colmando l'inquadratura senza muovere un muscolo. Attori senz'altro credo che il loro inarrivabile talento.
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